Relazione parziale indagine 24/04/2013

Castello di Gusciola ( Modena ). La nostra presenza presso la storica location modenese è riuscita anche questa volta a stupirci in modo estremamente positivo. Dopo aver eseguito la consueta presentazione del gruppo a tutti i commensali, abbiamo avuto modo di conoscere alcuni personaggi di estremo interesse che si aggiravano come ospiti all’interno delle stanza del castello.

Parliamo in particolare di una sacerdotessa celtica, di un sensitivo e di altre persone interessate all’argomento ghost hunting tra cui ricordiamo Mario, Viviana, Ester che salutiamo caldamente . Con queste ed altre persone ci siamo quindi preparati per eseguire una reale dimostrazione sul campo di una delle nostre investigazioni di ghost hunting.

Seguendo le indicazioni di Alberto ( oste del castello di Gusciola ) ci siamo avventurati in una scarpinata notturna per i boschi circostanti che hanno visto nel tempo alcune storie di violenza e morte. Una volta raggiunto un punto presunto interesse paranormale, ci siamo dedicati ad un attento esame e ricerca della presenza di qualche possibile anomalia strumentale, anche grazie al supporto del sensitivo Gomez. Dopo un inizio abbastanza scoraggiante abbiamo cominciato a ricevere un certo numero di risposte coerenti alle domande eseguite e segnalate dal’accensione del rilevatore di campi elettromagnetici k2. La cosa che mi interessa segnalare non riguarda in particolare modo la presenza di anomalie elettromagnetiche registrate dallo strumento, ma bensì l’interessante ambiente di apertura mentale costruttiva che si è venuto a creare tra i partecipanti l’indagine. Una volta che il sensitivo e la sacerdotessa celtica, sono riusciti a comprendere alcuni aspetti storici legati all’ indagine è risultato di estremo interesse il crescendo delle risposte coerenti registrate dall’ormai indispensabile rilevatore k2.

Ulteriori informazioni storiche fornite da Raffaella ( sacerdotessa celtica ) hanno chiarito ulteriormente alcune accensioni ambigue dello strumento portando al termine alla soddisfazione delle esigenze della presunta presenza.

Alla data odierna abbiamo ancora in esame alcuni materiali, ma nonostante una serie infinita di accensioni del rilevatore k2, che hanno mostrato spesso una logica di accensione, non è stato possibile al momento riscontrare ulteriori anomalie strumentali utili.

Come sempre i Ghost Finder ricercano una serie di anomalie strumentali registrabili di differente natura e contraddistinte inoltre da una contemporaneità degli eventi, per ritenere un’indagine tecnicamente utile.

Non è sempre necessario ottenere dei risultati tecnici, per considerare un’indagine interessante e costruttiva. Sicuramente siamo usciti tutti maggiormente accresciuti da questa esperienza notturna sulle montagne di Montefiorino.

Ho deciso di intervenire il meno possibile sul video qui allegato eliminando solo parti inutili e cerca do di riportare l’ambientazione e lo spirito del vero ghost hunting ….

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