Fantasmi in casa? Arrivano i Ghostfinder
Fronte del Blog a caccia dei cacciatori di ectoplasmi. Fantasmi in casa, nei castelli, ovunque vanno a tentare di snidarli. Risultato? Molte “anomalie”. Cronaca di una notte buia
Arrivo a Pisogne che è già buio. Un buio pesto. L’Iseo è immobile e non tira un filo di vento. Guardo il paese deserto e mentre li aspetto penso a come doveva essere un tempo.
Nel 1518, l’Inquisizione mandò al rogo otto ragazze accusate di essere streghe e amanti del diavolo. Le bruciarono vive in piazza, tra le urla di approvazione della gente, dopo averle torturate e costrette a confessare. Non che resistendo sarebbe cambiato qualcosa, ma tant’è. L’appuntamento con i cacciatori di spettri è sotto la Torre del Vescovo. «Cercatori, non cacciatori» precisa Francis Pianari, appena ci incontriamo. Mi aspetto fanatici di sedute spiritiche, gente che gira con libri medievali, al limite maghi in erba che giocano a fare i sensitivi. Trovo tutt’altro. Francis e sua moglie Sara Iacopi vivono qui da poco. Di giorno fanno lavori come tanti. Di sera invece, vestono i panni dei Ghost Finder. Girano per castelli, luoghi che leggenda vuole infestati, ditte in disuso, ma anche e soprattutto case private, allertati al telefono da gente impaurita, disperata, a volte semplicemente folle. Dicono che è passione, che evitano i medium e che in ballo non c’è manco un euro. Meglio così. «Registriamo anomalie. Ecco tutto», spiega Sara.