Il mondo del paranormale visto da un gruppo di ghost hunters

ARTICOLO TRATTO DA – GHOST HUNTERS – ENIGMA 11 19/04/16

Il mondo del paranormale e la possibilità di una vita dopo la morte, eventi inspiegabili che pervadono improvvisamente la nostra routine quotidiana, il non riuscire ad accettare semplicemente un qualsiasi evento inspiegabilmente accadutoci, senza comprenderne appieno la causa …

Queste ed altre motivazioni portano tante persone a livello mondiale a condividere un’identica passione per la ricerca della verità, grazie all’ unione in gruppi di ricerca, interessati ad argomenti estremamente particolari e dibattuti, quali i fenomeni paranormali, più comunemente conosciuti attraverso i media come Ghost Hunters o italianizzando Ricercatori di Fantasmi. Nello specifico il nostro gruppo di ricerca Ghost Finder nasce dall’interesse dei due soci fondatori (nonché marito e moglie) Iacopi Sara e Pianari Francis, da sempre interessati ed affascinati da questo mondo avvolto dal mistero.

La necessità di avere risposte significative alle tante domande collegate a fenomenologie e manifestazioni di presunte energie eteree, ci ha portato ad eseguire nel tempo studi approfonditi sull’argomento, con l’intento ultimo di poter raccogliere e documentare anomalie “normali” e “paranormali” di varia origine, cercando comunque sempre una possibile causa conosciuta a manifestazioni di origine sconosciuta. Nel tempo si sono aggiunte a noi molte altre persone interessate all’argomento che hanno fatto crescere il gruppo che ora vede presenti molti collaboratori in tutto il centro nord Italia.

Lo svolgimento di indagini in luoghi definiti normalmente di interesse paranormale quali Castelli, Ex-ospedali psichiatrici, Palazzi storici, ci ha visto sempre più spesso partecipare ad indagini in case di privati cittadini bisognosi di aiuto, molto spesso esclusivamente di un consiglio sulla comprensione di fenomeni apparentemente inspiegabili capitati loro. La necessità sempre maggiore di comprendere appieno la vera natura di questi eventi, ha aperto la strada all’utilizzo di molte strumentazioni elettroniche e di tecniche specifiche di analisi (normalmente in uso oltreoceano per questo settore), sempre comunque consci della difficoltà nell’approcciarsi ad un argomento tanto controverso.

Abbiamo cercato nel tempo di usufruire al meglio queste strumentazioni scientifiche, imparando tecniche di indagine ed analisi utili per tentare di dare una risposta concreta alla presenza di anomalie definite dai più come di origine “paranormali”. In base a sperimentazioni internazionali (soprattutto provenienti da ricerche americane), sono stati utilizzati dei metodi di studio (molto spesso considerati pseudo scientifici) su molti dei materiali digitali raccolti, variazioni termiche ed elettromagnetiche di varia natura, materiali fotografici digitali analizzati tramite tecniche di fotografia forense, registrazione digitale video/fotografica nell’intero spettro di luce (compreso infrarosso ed ultravioletto ), l’esame di materiale audio con verifica della spettrometria sonora, etc. È bene comunque ricordare come la maggior parte dei fenomeni considerati di origine paranormale, siano quasi sempre riportabili a cause del tutto naturali o semplicemente dovuti alla nostra suggestione.

Solo una minima parte delle anomalie strumentali raccolte durante le indagini da noi svolte sul campo o consegnate per verifica dalle tante persone che ci contattano, sono da considerarsi di origine inspiegabile. A seguire alcune delle esperienze, vissute da membri del nostro gruppo di ricerca durante questi ultimi anni di lavoro, che ci ha portato a risultati considerabili come interessanti. In questo caso il gruppo Ghost Finder è stato chiamato per eseguire un’ indagine presso una casa privata in fase di ristrutturazione, sita in un piccolo paese sull’ Appennino Tosco Emilano. Giorni prima eravamo in stati contattati da tre sensitivi (tra questi la nota sensitiva di nome Regina) e dai proprietari della struttura, per verificare la causa di alcune anomalie di presunta origine “paranormale” che si erano manifestate con molta evidenza all’interno dell’antica casa, soprattutto durante la fase ristrutturazione di quest’ultima ( rumori di dubbia origine, il suono inspiegabile di alcuni violini etc ). n.d.

E’ importante ricordare come molto spesso questo genere di anomalie possono essere riscontrabili durante le fasi di ristrutturazione parziale o completa degli edifici; si ritiene che queste operazioni possano causare delle interazioni paranormali attive anche di forte entità. La location che ci ha visto all’opera risultava essere relativamente antica, con ogni probabilità risalente alle primi decadi del novecento. Nel pomeriggio viene portato a termine il consueto sopralluogo, necessario per verificare eventuali cause naturali ed identificare i punti di maggiore interesse per l’indagine definiti “hot spot”, che nello specifico riguardavano rumori inspiegabili, sensazioni di disagio in punti definiti della casa, presunte immagini pseudo paranormali catturate da apparecchiatura fotografica eccetera.

Il sopralluogo pomeridiano, risulta inoltre avere il compito di verificare eventuali punti di pericolo che possano portare rischio reale durante l’indagine in notturna, tenendo conto del fatto che la casa, era in fase di ristrutturazione e completamente priva di energia elettrica. Già durante questo primo sopralluogo pomeridiano la sensitiva Regina, ha indicato alcuni punti di interesse e tra gli scatti fotografici eseguiti nei punti da lei indicati, è stato possibile immortalare un’anomalia fotografica di certo interesse.

In uno scatto fotografico risulta un’ interessante anomalia nel punto indicato dalla sensitiva associabile a una forma ben definita oblunga visibile “SOLO” nello scatto eseguito e che sembra scaturire dal punto esatto da lei indicato e protrarsi in modo ben delineato in un punto specifico sulla parete. Non si tratta verosimilmente di un riflesso dell’apparecchiatura fotografica, né una particolare condizione della parete sottostante che possa aver creato un tipico effetto pareidolico. (n.d. Per pareidolia si intende la tendenza conscia ed inconscia dell’essere umano di associare forme conosciute, all’interno di immagini disordinate). Interessante anche il fatto che dopo alcuni secondi è stato eseguito un ulteriore scatto fotografico nel punto indicato, senza poter comunque rilevare la stessa anomalia. Il negativo della fotografia mostra meglio nel dettaglio la particolarità tratta riscontrata.

Continuando nel indagine abbiamo preparato e mandato in registrazione l’attrezzatura in nostro possesso, tra cui registratori digitali, telecamere di varia natura, una griglia laser etc. Una volta verificato che l’intera location fosse completamente vuota e dopo aver chiuso a chiave l’unica porta d’ingresso (abbiamo tenuto noi le chiavi della casa) ci siamo assentati per permettere alle strumentazioni di interagire in modo esclusivo.

Durante la nostra assenza sono stati riscontrati nell’arco di circa due ore innumerevoli forti rumori, che non risultano appartenere alla categoria di suoni considerabili come paranormali EVP (n.d. Electronic Voice Phenomenon o

meglio conosciuto come “Fenomeno delle Voci Elettroniche”), bensì interessanti ed evidenti rumori di movimenti inspiegabili di travi di ferro (normalmente utilizzate per puntellare strutture di edifici in fase di ristrutturazione), molte volte gettati o colpiti tra loro in un crescendo sempre maggiore fino al nostro ritorno nella struttura; segnalati inoltre cupi ma chiari rumori di passi all’interno delle stanze limitrofe, oggetti trascinati con molto impeto, il tutto proveniente verosimilmente da un’unica zona ristretta della casa dove era situato un registratore digitale. Importante tenere conto che non era presente nella casa corrente elettrica, acqua etc., persone, animali domestici e la location era in un luogo davvero poco trafficato in quanto in alta montagna ed è da escludere una possibile provenienza dei rumori dalle case vicine, visto che lo spessore delle pareti era estremamente elevato ed i rumori si sono sviluppati molto vicino alle strumentazioni digitali. Altra interessante anomalia è data dal fatto che in fase di verifica le telecamere a visione notturna e di videosorveglianza non hanno registrato nulla in quanto non sono risultate funzionanti, Un attento controllo a delle apparecchiature elettroniche al nostro ritorno in sede, non ha evidenziato nessun problema particolare che ne impedisse il funzionamento ed in effetti queste ultime sono tornate a funzionare al termine dell’indagine. Anche in questo caso specifico avendo raccolto materiale di interesse esclusivamente da una fonte, quindi non avendo riscontrato anomalie di differenti origine in contemporanea, il risultato della relazione tecnica finale, può definire la somma degli eventi di interesse, ma come spesso capita non risolutiva nella ricerca definitiva di una prova incontrovertibile della causa paranormale dell’evento analizzato

Questa volta il gruppo Ghost Finder si trova ad eseguire un’ indagine presso una castello sulle montagne di Modena conosciuto con il nome di Castello di Gusciola. La presenza presso la location modenese è riuscita a stupirci in modo estremamente positivo, infatti dopo un primo incontro informativo con un gruppo di persone interessate al mondo del mistero e del paranormale, abbiamo avuto modo di entrare in contatto con alcuni personaggi di estremo interesse che si aggiravano come ospiti all’interno delle stanze del castello. Parliamo in particolare di una sacerdotessa celtica di nome Raffaella, di un sensitivo del luogo e di altre persone con la nostra medesima passione nei confronti del ghost hunting. Con questo eterogeneo gruppo di ricerca, ci siamo quindi preparati ad eseguire una reale indagine sul campo che avrebbe permesso di far provare ai partecipanti una delle nostre consuete investigazioni paranormali. Seguendo le indicazioni di Alberto ( oste del Castello di Gusciola ), ci siamo avventurati in una scarpinata notturna per i boschi circostanti memori nel tempo di alcune storie di violenza e morte a causa di innumerevoli battaglie svoltesi nei luoghi. Una volta raggiunto un punto presunto interesse paranormale, ci siamo attrezzati per un attenta indagine alla ricerca della presenza di qualche eventuale anomalia strumentale, anche grazie al supporto di un sensitivo chiamato Gomez.

Dopo un inizio abbastanza scoraggiante abbiamo deciso di spostare la nostra attenzione come da indicazioni della sacerdotessa nei pressi di un cumulo di pietre in mezzo al bosco originariamente con ogni probabilità costruito come dolmen celtico ed a breve abbiamo cominciato a ricevere un certo numero di risposte coerenti alle domande eseguite e segnalate dall’accensione del rilevatore di campi elettromagnetici k2 (n,d, si ritiene che la presenza di possibili energie intelligenti e residuali, possano creare delle alterazioni localizzate di varia natura tra cui anche alcune di provenienza elettromagnetica, da cui la necessità dell’utilizzo di uno strumento di rilevazione di variazioni campi elettromagnetici).

Ogni domanda eseguita dalla sacerdotessa celtica, ha visto in un crescendo sempre più rapido, una sequenza di risposte logiche da parte di una presunta energia intelligente, che grazie all’interazione con gli strumenti elettronici, riusciva a dialogare con il gruppo in modo del tutto inspiegabile. Un fatto certamente da segnalare non riguarda nello specifico la presenza di anomalie elettromagnetiche registrate dallo strumento, ma bensì l’emozionante ambiente di apertura mentale costruttiva, che si era venuto a creare tra i partecipanti l’indagine. Una volta che la sacerdotessa celtica è riuscita a comprendere alcune informazioni sulla vita e sulla morte della presunta energia senziente, è risultato di estremo interesse il crescendo delle risposte coerenti registrate dall’ormai indispensabile rilevatore k2 e le ulteriori informazioni storiche fornite da Raffaella hanno chiarito ulteriormente alcune accensioni dello strumento elettronico, portando al termine alla soddisfazione delle esigenze della presunta presenza che si era manifestata all’intero gruppo. Non è sempre necessario ottenere dei risultati tecnici incredibili, per considerare un’indagine interessante e costruttiva. Sicuramente siamo usciti dall’esperienza tutti maggiormente accresciuti da questa indagine in notturna sulle montagne di Montefiorino (MO).

Per questa indagine il gruppo è stato contattato per un intervento in un appartamento nella città da Milano, per eseguire una verifica su segnalazione degli stessi affittuari, che ci avevano indicato come nella loro abitazione si fossero riscontrate delle manifestazioni di presunta origine paranormale, quali rumori localizzati in alcuni angoli delle stanze in piena notte, sentirsi chiamare per nome da voci innaturali di eteree, lo spostamento di oggetti, caduta di una vetrata doccia, forti sensazioni di disagio, brividi immotivati, una serie di eventi fortunosi capitati nel periodo etc.

La sequenza di fatti segnalati risultava aver avuto inizio dopo l’involontaria entrata in possesso da parte di una coinquilina, di un innocuo rosario di plastica colorata acquistabile per pochi euro in molte bancarelle, rilevatosi invece essere un crocifisso massonico/satanista. Le segnalatrice ci fece immediatamente notare come la presenza di questo crocifisso abbia fin da subito portato alcuni degli occupanti ad una condizione di disagio psicofisico davvero evidente. Inizialmente tutto il gruppo di ragazzi universitari dediti alla conoscenza e alla concretezza data dai loro studi, non aveva dato rilevanza all’associazione possibile tra gli innumerevoli fenomeni e la presenza del rosario nell’abitazione, ma una volta compresa la vera origine del crocifisso e su indicazione di un sacerdote proveniente da Padova, l’oggetto fu a lui consegnato ed eliminato tramite uno specifico rituale liberatorio, N.d.

La Chiesa cattolica risulta essere a conoscenza della presenza di questi infausti rosari ed ha delegato un sacerdote di Padova alla loro raccolta e distruzione attraverso l’esecuzione di uno specifico rituale di purificazione degli oggetti. Tornando all’indagine, come di consueto abbiamo eseguito un primo incontro informativo, per comprendere cause ed effetti delle manifestazioni segnalate, eseguendo la verifica di possibili fonti naturali che potessero aver portato alle anomalie segnalate. Abbiamo suddiviso l’organizzazione dell’indagine come sempre in due sessioni ben distinte. Per la prima parte della serata, è stata montata la necessaria attrezzatura, tra cui telecamere a circuito chiuso IR collegate a software di analisi con motion detection, installate due telecamere fissate a cavalletto in modo da coprire perfettamente tutte le zone interessate da hot spot, una griglia laser, geofono ed un registratore sonoro per la raccolta di eventuali evp. Una volta eseguite tutte le necessarie operazioni di setup strumentale, abbiamo mandato l’intero kit in modalità registrazione in modo che durante la serata potesse venire lasciato attivo a casa vuota, chiudendo a chiave, per evitare possibili compromissioni delle registrazioni.ì Al nostro ritorno dopo circa due ore, abbiamo verificato dove possibile, se si fossero presentate e registrate anomalie di interesse, senza aver trovato alcun materiale utile.

Abbiamo a questo punto iniziato la seconda parte dell’indagine, anche grazie all’ausilio di un sensitivo, che ha cercato di entrare in contatto con possibili energie presenti nei locali e/o vicine alle persone che vi abitavano. Non sono state registrate anomalie significative se non una presunta voce di donna, udita da molti dei presenti, durante un intervento del sensitivo, ma che in base alle registrazioni audio come da indicazioni a seguire, sembrerebbe provenire dall’esterno della casa (probabilmente dalla strada adiacente); segnalato anche un bussare alle pareti, che potrebbe comunque essere scaturito in altri punti della struttura ed amplificato da colonne portanti etc. In molte delle nostre indagini successive in casa privata, abbiamo potuto notare come molto spesso fossero presenti dei crocifissi massonico / satanisti, acquisiti involontariamente dalle persone che ci avevano contattato per problematiche riportabili al “paranormale”. Da un punto di vista prettamente tecnico, risulta difficile accettare una reale correlazione tra la presenza di quest’ultimi artefatti di plastica e il manifestarsi di situazioni al limite del inspiegabile, ma ne riportiamo comunque la presenza sempre maggiore durante i nostri sopralluoghi L’investigazione tramite lo svolgimento di un duplice intervento presso identica abitazione privata, costruita in un ex convento, nella provincia di Piacenza. Siamo stati contattati dalla proprietaria che a causa di un grave lutto familiare accaduto alcuni mesi prima (il convivente risultava essere deceduto a causa di morte violenta), aveva iniziato a percepire e riscontrare importanti anomalie, sia durante le ore diurne che in quelle notturne; altri avvenimenti erano stati inoltre confermati anche da altri componenti della famiglia, a conferma che non si trattava esclusivamente di suggestione.

Tra gli eventi di spicco presentati dagli abitanti, possiamo elencare, apertura di cassetti non motivate, fotografie della persona deceduta cadute in mancanza delle necessarie condizioni, altre fotografie del defunto trovate rovesciate in cassetti aperti, ricorrenti sensazioni personali di disagio psicofisico con sensazioni di oppressione, freddo localizzato in alcuni punti specifici della casa, variazioni inspiegabili dell’intensità di luce elettrica in determinati frangenti, voci del parente defunto percepite distintamente dal televisore, il divano in pelle veniva visto segnare la seduta nel punto normalmente usato dal defunto Etc. Dopo colloquio informativo con tutti i soggetti interessati, abbiamo optato per un duplice intervento suddiviso in un primo sopralluogo notturno, in cui non sono state riscontrate particolari anomalie strumentali eccezion fatta per alcune accensioni sporadiche del rilevatore k2 e di picchi nella fascia prossima agli infrasuoni, dello spettrometro sonoro in realtime (n.d. si ritiene che una possibile integrazione con energie residuali o intelligenti di origine paranormale, possa manifestarsi anche attraverso la registrazione sonora, da cui l’utilizzo di uno spettrometro sonoro che permette la visione in tempo reale dell’intero spettro sonoro circostante comprensivo della frequenza degli ultrasuoni ed infrasuoni non udibili dall’orecchio umano ma percepiti da specifici strumenti elettronici e considerati a livello mondiale interesse per il mondo paranormale). Le suddette anomalie vengono rilevate nei principali hot spot della casa e comunque avvertite da tutti gli investigatori partecipanti con il manifestarsi di particolari condizioni di disagio psicofisico.

Per la seconda sessione di indagine, eseguita dopo alcuni giorni (dalle ore 19,00 alle ore 03:00) e dopo conferma del protrarsi degli avvenimenti, abbiamo provveduto ad avvalerci da un nostro sensitivo di fiducia Ivan , che ha partecipato attivamente alla ricerca, entrando in contatto sia con le energie presenti nelle stanze, sia con le persone interessate dagli avvenimenti, aiutandoci ad utilizzare al meglio la strumentazione in nostro possesso. Dopo un attento controllo di verifica, per la presenza nei vari hot spot, di particolari fonti elettromagnetiche e sonore, che potessero causare dei falsi positivi, abbiamo installato telecamere ad infrarossi, registratori per cattura di evp e telecamere tradizionali che abbiamo provveduto a mandare in modalità di registrazione per un periodo approssimativo di circa 2 ore, in cui abbiamo lasciato l’intera abitazione vuota e chiusa a chiave; abbiamo inoltre puntato alcune telecamere a verifica che non potessero avvenire interventi umani esterni ad alterare la scena in nostra assenza. In questa fase, (nel dettaglio fin dalla nostra uscita dall’abitazione verso le ore 20:00), sono in effetti state riscontrate parecchie anomalie del rilevatore elettromagnetico k2 e la registrazione di molteplici suoni di varia entità (tutte presenti nel range di frequenze udibili dall’orecchio umano), tra cui anche un evento di origine cinetica con un’evidente caduta di un oggetto a poca distanza dalla telecamera. Molti degli effetti sonori percepiti, sono facilmente riportabili a tipici suoni di una qualsiasi abitazione, ma alcuni di maggiore ampiezza ed intensità, risultano di interesse tecnico. Da un esame delle registrazioni sonore nella fascia degli infrasuoni e degli ultrasuoni, tramite l’utilizzo di software di editing audio professionale, non risultano zone di assoluto ed incontrovertibile interesse paranormale, ma esclusivamente delle interazioni inspiegabili che possono comunque essere “anche” riportabili a cause naturali.

La caduta dell’oggetto nella casa vuota, non è stato purtroppo registrato da alcuna telecamera, ma esclusivamente dall’audio dei registratori e questo non ci permette di comprenderne appieno la causa scatenante. L’accensione multipla del rilevatore di variazione di campi elettromagnetiche k2 non è da sola fonte di certa provenienza paranormale dell’evento, perchè priva di ulteriori contemporanei eventi registrati. Nella seconda fase di indagine al nostro ritorno, abbiamo seguito il sensitivo Ivan durante la propria ricerca e condivisione emotiva con la proprietaria e dei figli, registrando con le varie strumentazioni alcune ulteriori anomalie sullo strumento k2. Sono state eseguite fotografie e riprese nella fascia dell’infrarosso e dell’ultravioletto, nonchè registrazioni audio alla ricerca di eventuali interazioni durante la nuova sessione di indagine. In definitiva a nostro parere, molte anomalie presentate ed anche alcune registrate, non possono essere riportate senza ombra di dubbio in ambito paranorname, mentre altre risultano di interesse tecnico, tra cui sicuramente diamo maggiore importanza alla caduta immotivata di un oggetto nella stanza durante le fasi di registrazione a casa vuota ed alle numerose variazioni di campo elettromagnetico captate in nostra assenza e per cui non abbiamo potuto trovare immediata spiegazione scientifica. Il protrarsi delle anomalie nell’abitazione ci induce all’idea di un futuro supplemento d’ indagine da valutare comunque nel tempo. Il parere del sensitivo partecipante durante l’indagine : La persona che abita in quella casa segnala il manifestarsi di fenomeni paranormali; tali fenomeni sembrerebbero comparsi da circa 3 mesi, dopo la scomparsa prematura del compagno della donna. All’interno della casa, accanto alla donna, percepivo la presenza di una persona, uomo, che dalla mia descrizione confrontata con una fotografia combaciava con la persona defunta.ì

Le mie percezioni extrasensoriali non rilevavano particolari energie in eccesso, ne da parte del defunto, il quale ad un certo punto della serata ha cercato un contatto con la compagna, ne da parte di altre energie. L’energia della casa era piuttosto pesante ma questo secondo le mie sensazioni era causato da un generale stato di malessere e conflittualità generati dagli abitanti della casa. In più occasioni, al momento in cui i miei canali percettivi recepivano dei segnali notavo che lo strumento K2 si attivava, anche poco prima di prendere contatto con la signora per fare da tramite ho notato il K2 attivarsi, poco prima di entrare in trans. Per quello che mi compete posso dichiarare che il defunto ha voluto cercare un contatto con la signora per liberarla dal peso e dal senso di colpa che la legano a lui, affinché lei si possa tranquillamente rifare una vita.

Ci troviamo in un piccolo paese in provincia di Brescia, dove pare che anche qui possano esistere “fantasmi” o perlomeno molte storie tramandate sulla loro presenza nel luogo. Infatti, la gente del posto attribuisce ad una zona particolare eventi ed è timorosa ad avvicinarsi a quello che resta di questa ex colonia estiva per bambini. Si racconta che questo luogo fu, in tempi passati, una colonia estiva nella quale trascorrevano le vacanze estive numerosi bambini, data l’aria particolarmente buona e salutare. Questa casa era gestita da un gruppo di suore che si dedicavano alla cura dei fanciulli, affinché questi potessero trascorrere qualche giorno di vacanza in un ambiente tranquillo ed allegro. La storia narra che, in circostanze non specificate, un locale dell’edificio prese fuoco e che, tra il caos generale e la corsa per mettere in salvo più persone possibili, perse la vita una bimba di 10 anni. In molti credono che la sua anima sia ancora presente all’interno dello stabile, ormai oggi completamente abbandonato. Qualcuno sostiene di aver visto lo spirito, altri invece credono che sia solo una delle tante leggende.

Data il mistero intorno alla storia, abbiamo accolto con piacere la possibilità di un’indagine sul campo offertaci dalla segnalazione di alcuni giovani del posto. Geograficamente situata in zona abbastanza scostata dall’ abitato, la struttura risulta completamente priva di elettricità e sufficientemente lontana da fonti di luce esterna. Vista la posizione prominente sulle poche case presenti nei dintorni, ad un attento controllo, non risulta presente alcun inquinamento luminoso che possa pregiudicare il risultato di fotografie e video. L’intera struttura risulta incredibilmente in buone condizioni (eccezion fatta per i danni causati dal normale deterioramento dovuto al tempo ed a qualche sporadico atto vandalico). Da subito ci ha stupito l’ integrità generale delle stanze, che presentano comunque chiari segni di abbandono con una nutrita quantità di suppellettili ed oggetti di vita comune (materassi, sedie, letti, giornali e riviste dell’epoca) che ci riportano alla destinazione iniziale dei locali dediti alla cura di bambini in età scolare. Alcuni visitatori occasionali dei luoghi ci hanno raccontato come nessun abitante della zona si avvicini al complesso per paura e come durante un loro sopralluogo, si siano verificate anomalie interessanti, tra cui: intense sensazioni di disagio, variazioni termiche repentine nei locali, presenze di anomalie in foto e video eseguiti nell’ edificio. Iniziamo la nostra investigazione in pieno pomeriggio per meglio comprendere alla luce del sole le reali condizioni della struttura ed ogni possibile causa che potesse aver causato le anomalie riscontrate. Dopo un primo rapido sopralluogo delle camerate è stato possibile da subito riscontrare una breve variazione di campi elettromagnetici registrata col K2 (escluse da manuale le tradizionali cause che possono portare ad un falso positivo). In una delle innumerevoli stanze visitate è presente una particolare rappresentazione simil – esoterica dipinta con vernice nera acrilica su una singola parete. Vi risultano raffigurate un buon numero di croci di differente misura e di differente intensità di colore, presumibilmente tracciate a pennello. Particolare è la presenza di impronte di mani di varia dimensione (sempre a vernice nera) tra cui possiamo facilmente identificare mani di bambini dall’età approssimativa di 5/6 anni insieme ad altre impronte di persona adulta. La posizione delle impronte più piccole sembrerebbe indicarci come sia stata utilizzata qualche forma di rialzamento da parte dei bambini; in effetti dall’ intensità delle impronte e dalla loro altezza dal suolo riteniamo che non sia stato possibile ottenerle senza un piano rialzato o l’aiuto di un adulto. Nonostante l’interessante rappresentazione non risultano presenti nella stanza altre informazioni che ci possano indicare la motivazione reale del dipinto che potrebbe trovare quindi svariate motivazioni. N.d. in base al rapporto di alcuni sensitivi le croci disegnate dovrebbero rappresentare un cimitero di bambini, con la predominanza di 3 croci di maggiore dimensione riportabili o alla trinità oppure esattamente all’opposto alla parodia della stessa trinità da un punto di vista esoterico. Giungiamo alla piccola stanza bruciata ove sono ancora estremamente visibili tutti i danni di un piccolo rogo circoscritto; un estremo disordine ed un letto bruciato, insieme ad una miriade di supellettili sparsi qua e là, danno certamente una parvenza completamente differente dalle altre stanze dello stabile. Ad un attento controllo con termometro laser è stato possibile riscontrare una significativa variazione termica localizzata in un area di 30 cm, con discrepanze pari a +/- 7 gradi in confronto alle altre rilevazioni. Abbiamo esaminato tutte le possibili fonti che potessero causare questa anomalia senza trovarne una decisiva. Altro elemento interessante è risultato dall’analisi del video registrato con la nostra telecamera full spectrum. Per più secondi si può notare un particolare lampeggio sullo sfondo dell’inquadratura che a prima vista può essere collocato nella stanza in fondo al corridoio che stavamo percorrendo. Si sprecano durante le indagini le sensazioni di forte disagio e oppressione che pervadono tutti i partecipanti, comprensivi di un moltitudine di rumori inspiegabili udibili sia dal vivo che nelle relative registrazioni sonore. Il luogo certamente anche a causa del fatto che risultava ancora zeppa di riferimenti a bambini (piccole strutture di letti in ferro, materassi, cuscini, quaderni e disegni di bambini), ha lasciato in tutti i presenti suggestioni certamente molto forti. Si ritiene che gli antichi storicamente abbiano spesso costruito le proprie strutture religiose al di sopra di fonti energetiche naturali, che potessero enfatizzare il normale rapporto tra l’uomo e luogo di culto, aumentando la percezione soprannaturale e la solennità del dio degli dei per cui erano stati eretti. Interesse del nuovo progetto History XFile in comunione tra il nostro gruppo di ricerca e una storica grande conoscitrice di avvenimenti storici dell’Appennino tosco emiliano, è quello di investigare presunte anomalie energetiche per cercarne una valenza scientifica registrabile e ripetibile a livello strumentale. Riportano i risultati ottenuti dall’indagine strumentale eseguita attraverso l’ausilio di supporti tecnologici avanzati e delle relative risultanze scientifiche, durante l’utilizzo delle famose bacchette rabdomantiche (la rabdomanzia è un settore di ricerca riportabile alla più ampia disciplina della radioestesia). La rabdomanzia (dal greco) è una particolare pratica che prevede il tentativo da parte di una persona di individuare acqua, metalli o altri oggetti nel sottosuolo tramite l’utilizzo di uno strumento di legno o metallo di varie fattezze, molto spesso si tratta di una bacchetta biforcuta il legno di nocciolo o salice, utilizzata come amplificatore dei movimenti del corpo umano, emessi in qualità di radiazioni elettro magnetiche naturali dall’oggetto ricercato. Chi utilizza e pratica normalmente questa disciplina è denominato rabdomante. Per l’esperimento realizzato abbiamo costruito le tipiche bacchette rabdomantiche ad L nello specifico costituite da materiale metallico, ottenute tramite il taglio e la modifica di una normale gruccia metallica e l’utilizzo di due porzioni di tubo anch’esso metallico di dimensioni maggiori di quella dello spessore delle bacchette. Quest’ultima operazione si è resa necessaria per far sì che il movimento delle bacchette inseritevi fosse completamente libero e con attrito minimo, favorendo in questo mondo l’amplificazione di ogni micro movimento del rabdomante durante la propria attività di ricerca. È stata scelta per l’occasione una location specifica scelta dalla nostra esperta RAFFAELLA G., che ha ritenuto come potenzialmente attiva la zona di competenza della Podesteria di Gombola (MO). Sono state eseguite varie prove sul campo, alla ricerca di fonti d’acqua ed altri materiali presenti nel sottosuolo adiacente alla piccola Chiesa sita nella Podesteria, attraverso l’utilizzo delle bacchette rabdomantiche metalliche ad L ed anche tramite le strumentazioni elettroniche utilizzate durante l’indagine, tra cui possiamo identificare come di maggiore rilevanza quelle dedicate all’analisi di possibili anomalie elettromagnetiche sia naturali che artificiali. Durante le investigazioni rabdomantiche, sono state eseguite in contemporanea delle rilevazioni elettromagnetiche tramite rilevatori EMF, registrando interessante attività e movimentazione attraverso l’utilizzo delle bacchette e una sia pur minima corrispondenza tramite una variazione percepita una scala dei milligaus. Le bacchette rabdomantiche in prossimità delle presunte fonti di acqua hanno segnalato in modo sostanziale un percorso specifico, delineando uni inizio e fine del punto di interesse. Di norma semplificando in modo sostanziale le indicazioni date dall’utilizzo delle bacchette abbiano potuto identificare come l’approssimarsi della fonte facesse si che le bacchette si chiudessero verso l’interno incrociandosi tra loro, mentre l’allontanarsi dalla fonte stessa tendesse automaticamente a far aprire in modo evidente le bacchette verso l’esterno. Non sono purtroppo state registrate anomalie strumentali percepibili dalle altre strumentazioni in uso che andavano nello specifico a ricercare possibili ulteriori anomalie oltre a quella tipicamente elettromagnetica. In definitiva possiamo definire che nel caso specifico, non siano stati ancora ottenuti risultati soddisfacenti ed incontrovertibili sulla reale registrabilità di queste energie percepite così semplicemente dalle bacchette rabdomantiche, ma in modo assai meno incisivo da quelle elettroniche. Nel caso specifico il nostro gruppo è stato chiamato ad affiancare e dare il proprio consulto tecnico durante la preparazione di un film omonimo, ovviamente collegato al mondo del Ghost Hunting: Nostro compito è stato quello di affiancare ed insegnare agli attori della pellicola, le reali tecniche di indagine ed il corretto uso delle strumentazioni in un’ indagine sul campo. Viene scelto come luogo di registrazione del film un complesso industriale ed ex cotonificio a Pordenone, dove risulta presente anche una casa patronale abbastanza antica. Nei luoghi segnalati nel tempo innumerevoli manifestazioni paranormali o comunque assolutamente inspiegabili. Durante lo svolgimento dell’indagine a causa errore su action cam, è risultato casualmente spento l’utilizzo dei relativi led interni IR (infrarossi) e grazie a questo problema, è stato possibile rintracciare con maggiore facilità, un elemento di interesse, sopratutto durante il passaggio del fascio di luce della torcia di uno dei presenti sull’ oggetto di interesse. Come capita spesso la qualità delle immagini è insoddisfacente ed i risultati attuali vanno presi come di interesse ma non risolutivi. In effetti capita spesso che in caso di video ed immagini di bassa qualità, si possa intercorrere nel noto effetto denominato pareidolia, che in mancanza di riferimenti di forma certi porta il nostro cervello ad associarli ad oggetti a noi conosciuti. Nella sezione di investigazione che ci interessa, sono state riscontrate molteplici anomalie (sensazioni di disagio, brividi,tocco dei capelli, accensione del emf), percepite distintamente da praticamente tutti i presenti ed ad un primo esame con software di editing video, è stato possibile riscontrarne anche interessanti fotogrammi estrapolati dalle registrazioni video della actioncam attiva durante l’ investigazione. Nel caso della prima anomalia abbiamo riscontrato forte interesse per un particolare, che risulta inizialmente non presente nell’ inquadratura della camera ed invece ben visibile ad un suo nuovo passaggio, per poi scomparire ad un ulteriore ritorno nella stessa posizione di ripresa (l’intera sequenza dura pochi secondi) ed è seguita da una nitida accensione dello strumento di rilevazione emf (n.d. rilevatore variazioni campi elettromagnetici). In base alla posizione laterale di tutti i presenti non si tratta di interferenze umane, ed è facilmente visibile l’oggetto statico in posizione ribassata ed adiacente ad una parete vicina alla porta d’ingresso (dove però era presente un evidente buco nel pavimento). Lo spostamento rispetto alle varie angolazioni di ripresa del dettaglio, “non dovrebbe” essere stato causato da un riflesso dell’obiettivo rendendo il tutto di maggiore interesse per l’indagine. La forma rotondeggiante e statica di nostro interesse potrebbe approssimativamente riportare alla mente un viso stilizzato, anche se in questo caso anche a causa della cattiva qualitá della registrazione risulta molto facile confondere l’immagine che potrebbe invece essere di origine naturale. La seconda anomalia è stata inizialmente interpretata come il passaggio rapido di un insetto illuminato dagli infrarossi ma rallentando la sequenza video è possibile riscontrare un particolare filiforme che precede di qualche decimo di secondo il passaggio del secondo oggetto maggiormente distinto. Purtroppo non sarà possibile trarre ulteriori informazioni a causa della non ripetibilità dell’evento scatenante. Possiamo comunque affermare che la progressione logica dei fotogrammi non risulta a nostro parere essere facilmente riportabile a quella di un semplice insetto, anche se potremmo comunque indicare come possibile un effetto ottico inverso ottenuto involontariamente durante le riprese. Entrambe le anomalie video sono state riscontrate durante un momento importante dell’ investigazione e sono state precedute e seguite da altri avvenimenti di interesse. In definitiva, una volta presentate alcune delle nostre investigazioni, riassumiamo la nostra esperienza ricordando come sia sempre estremamente importante rapportarsi in modo concreto e razionale a presunti eventi considerati di origine paranormale. Il vero interesse nel Ghost Hunting non quello di considerare fin da subito eventi inspiegabili come di origine paranormale, bensì risulta sempre estremamente importante comprenderne la possibile causa naturale e solo una volta eliminata ogni altra possibilità, di concentrare la propria attenzione su eventuale causa paranormali.


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