Leggi Articolo di approfondimento del Cicap Veneto : http://veneto.cicap.org/2014/12/test-sul-k-ii-emf-meter-comunica-con-gli-spiriti-no/
Dal punto di vista della ricerca della “verita” su eventuali manifestazioni paranormali risultano presenti alcuni spunti di riflessione interessanti rintracciabili in questo articolo…. ma come sempre un pò troppo incentrati su una eventuale malafede ed “incapacitá” tecnica di chi utilizza lo strumento. Da apprezzare invece sicuramente il fatto che siano state eseguite delle prove direttamente con lo strumento, in modo da poter estrapolare il maggior numero possibile di informazioni in condizioni “ottimali”. Non viene tenuto conto del fatto che non è sufficiente accendere lo strumento o enunciare le consuete frasi di rito tipiche di una sessione di indagine EVP, per poter ottenere dei risultati; non è infatti possibile attivare a comando delle reali interazioni in quanto eventuali energie sensienti presenti non rispondono a criteri di contatto specifici se non in modo davvero blando .
Certamente esistono rilevatori di variazioni di campi elettromagnetici di maggiore affidabilità (anche tenuto conto del fatto che con questa semplice versione non risulta possibile suddividere e riconoscere la tipologia di anomalia in esame tra elettrico e magnetico), ma spesso questo strumento ha portato a risultati interessanti. Di fondamentale importanza è ovviamente una verifica attenta di eventuali cause naturai che possano attivare in modo continuativo o temporaneo lo strumento (nel caso specifico l’accension dei semplici led presenti nello strumento) che ne indicano l’intensità della variazione di campi elettromagnetici al momento della lettura. Tra queste possiamo elencare ad esempio cellulari, ricetrasmittenti, strumentazioni elettroniche ed elettriche in genere, ma anche possibili variazioni non direttamente identificabili durante un sopralluogo preventivo, quali ad esempio emissioni di ripetitori televisivi o radiofonici, l’accensione periodica di strumenti elettronici non a norma, che possono alterare anche a distanza la condizione di “quiete” elettromagnetica. Da tenere conto in ultimo anche della portata ridotta di questo strumento che permette la ricezione di eventuali alterazioni elettromagnetiche solo a pochi metri di distanza ad eccenzion fatta di emissioni provenientii da sorgenti ad alta potenza quali ripetitori radio